VIAREGGIO. “Rifondazione Comunista, lancia la proposta della creazione di un ‘comitato popolare permanente’ che ponga, quale scopo prioritario, la preparazione di una consultazione referendaria sull’ultimo tratto dell’asse di penetrazione”. Lo annuncia in una nota Gualtiero Lami, consigliere d’indirizzo della Fondazione Carnevale nonché segretario del circolo Manfredini di Viareggio del partito.

Il circolo propone, a tutti i soggetti interessati, la creazione di un’assemblea popolare di discussione. “Il nucleo fondatore, potrà essere composto da: uomini, donne, ragazzi e ragazze, gente comune, esperti, associazioni, sindacati, partiti politici, gruppi d’opinione, movimenti. Il comitato dovrà porsi quale obbiettivo principale l’approfondimento, lo studio e l’analisi, la ricerca e la documentazione relativamente a tutti gli aspetti riguardanti l’ultimo tratto dell’asse di penetrazione.

“Ci proponiamo di promuovere la presenza del comitato in città tramite incontri, pubbliche assemblee e attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili e raggiungibili, internet – Facebook, social network, siti dedicati, siti amici – carta stampata, televisioni, radio e quant’altro sia ritenuto utile ad accrescere l’interesse intorno ad un’opera che potrà condizionare la vita e il futuro delle prossime generazioni versiliesi.

“Sappiamo che sul progetto e la realizzazione di questo tracciato stradale, un Ecomostro di evidente impatto ambientale – basti osservare lo spaventoso tratto già realizzato, una ferita a cielo aperto inflitta al nostro territorio -, negli anni si sono rincorsi interessi di ogni genere: divergenze e convergenze, dissonanze e assonanze si sono nel tempo intrecciate e consolidate, è noto e tutti sanno che la conclusione dell’asse riguarderà, nel bene e nel male, presente e futuro della nostra città.

“Vogliamo, per questi motivi, affermare con forza, con voce alta e chiara che se ciò che i rumors cittadini ventilano rispondesse a verità, ossia che dalla sua realizzazione sia condizionata l’erogazione da parte della Regione Toscana di consistenti finanziamenti per il Porto cittadino e tutta l’area della darsena. Questo scambio mercenario non potrà essere giocato sulla pelle della gente, degli uomini e delle donne di Viareggio e noi di Rifondazione assieme al comitato ci impegneremo perché ciò non avvenga.

“Di così grande e vitale importanza è la questione di cui stiamo parlando che nel programma elettorale, con il quale l’attuale coalizione cittadina si è presentata e ha vinto le elezioni, la soluzione di questo enigma viene di fatto affidata ad una consultazione popolare o, ad altri più informali percorsi (incontri con parti sociali, organizzazioni, cittadini), percorsi che Rifondazione ritiene siano di assai minore efficacia per l’individuazione di un’attendibile indicazione popolare.

“Noi ribadiamo con forza che la strada del referendum – per questo motivo sollecitiamo l’amministrazione comunale ad approvare celermente un regolamento che pare sia da tempo già pronto – è quella da percorrere ed essa dovrà consentire la piena e civile esposizione di ogni tesi valida, realistica e motivata.

“La nostra posizione quindi non è cambia: siamo fermamente contrari ad un passaggio a sud dello stadio di questo tracciato stradale. Siamo contrari non solo per convinti e diremmo anche più che leciti orientamenti culturali; orientamenti che non si limitano però ad una generica considerazione di tutela ambientale e conservazione di un ecosistema fragile e ferito, unico e irripetibile, otretutto in zona pre-parco.

“Ma anche perché questa invasiva e devastante infrastruttura ci appare evidentemente fuori tempo massimo, superata e obsoleta – consideriamo che la prima progettazione risale a circa quarant’anni orsono – e, al momento, del tutto inutile e sovradimensionata considerando la crisi in generale e quella della cantieristica in particolare, con i tanti drammatici problemi che essa riversa ogni giorno in molti settori della vita cittadina.

“Né siamo d’accordo con la tesi, trita e ritrita, che con le grandi opere si rilancino l’economia e l’occupazione, questa tesi, limitata e del tutto fuorviante rispetto ai veri nodi che urge affrontare per risolvere i problemi dello sviluppo economico e della ripresa occupazionale, si dimostra utile solo a garantire rendite speculative e posizioni di potere contrattuale di carattere prettamente parassitario.

“Per tutti questi motivi e, per non trovarci costretti a ribattere in fretta e furia ad eventuali ed unilaterali accellerazioni cementizie, il circolo sollecita tutti – cittadini, partiti, organizzazioni ambientaliste – alla partecipazione attiva individuando contributi politici, culturali e scentifici anche fuori della nostra città e della Versilia, per un vero e forte comitato di opposizione alla realizzazione dell’asse di penetrazione a sud dello stadio.”

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